Ieri pomeriggio mi sono commosso guardando giocare mia nipote. La semplicità dei gesti e la creatività nello spostare e organizzare i bicchieri di plastica che stavano ai suoi piedi mi hanno spiazzato. Dovrei io, in quanto adulto, insegnare a Lei ma, in realtà, è lei che insegna a me la semplicità della vita.

La bellezza delle cose semplici.

Il mare, impetuoso al tramonto… del maltempo a Catanzaro

 

Catanzaro Lido. Mareggiata 2014

Catanzaro Lido. Mareggiata 2014

Il mare impetuoso. Il maltempo colpisce Catanzaro. La mareggiata di Catanzaro Lido a febbraio 2014.
Ero troppo curioso e mi sono spinto oltre il limite segnato dal mare. Il mare aveva deciso che la strada di Giovino non dovesse più esistere. Aveva deciso che il porto, anzi il molo, fosse d’ingombro e cercava di inghiottirlo.
Devo ammettere il mio stupore nel constatare che all’interno del porto le acque erano calme. Torbide ma calme. Sembrava quasi un’oasi di sicurezza nonostante quello che, qualche metro più in la, stava succedendo.

Lo spettacolo era incredibile come incredibile è stato il mio coraggio a spingermi così vicino. Ma forse  è stato facile, il peggio era ormai passato.

Esiste una strana ed incomprensibile divisione tra Catanzaro città, quella sui tre colli, ed il quartiere marinaro tant’è che qualcuno lo considera una città a se. Questa divisione è definita, forse, anche dalla geografia ed in virtù di essa io, quando c’è mal tempo, preferisco non andare verso quelle zone. Oggi, tuttavia, ho deciso di essere curioso e ho cercato di vedere dal vivo quelle immagini che si vedevano in TV, quella locale ovvio.
Era tutto vero. Lo spettacolo grandioso ma inquietante della Natura che è sempre più forte dell’uomo era li, davanti ai miei occhi e queste sono solo alcune delle immagini che ho potuto scattare.
Ho letto ieri alcuni commenti, anche su Facebook, contro chi fosse intento a ritrarre quei momenti. Ci ho riflettuto e mi son chiesto più volte se i commenti contro l’improvvisato fotografo fossero giusti o meno. Bene, io mi sento di aver raccontato  tramite la macchina fotografica un momento visto con i miei occhi. Non mi sento in colpa!

Viaggiare non è bello ma complicato e difficile e, forse per questo, affascinante. Il viaggiatore è mosso dalla curiosità per il diverso ma, anche, dalla sfida con se stesso. Cercare di comprendere i nostri limiti, forse, è un motore ben più potente che ci porta ad affrontare difficoltà e regole che non ci appartengono, rinunciare alle comodità quotidiane ed ai nostri affetti più sicuri. Viaggiare ti porta in una dimensione di solitudine la cui unica via d’uscita è comprendere quanto di nuovo sta accadendo di fronte a noi. Con questo pensiero saluto il Quebec, antico ed orgoglioso. Domani si torna a casa!

Mi sto chiedendo come mai uno senza regole come me inizi il suo 2014 con una ricerca di regole. Sarà che festeggiare “abroad” porta consiglio? In attesa di mettere mano a qualche altro scatto canadese e di scrivere qualcosa su questa mia nuova esperienza, lancio nel mare della rete un “message in a bottle” con un grande augurio di felice anno nuovo!

Quando viaggio sono orgoglioso di rispondere che vengo dall’Italia e mi riempie d’orgoglio quando mi guardano con ammirazione per la bellezza del nostro paese. Purtroppo l’orgoglio ogni tanto sparisce per lasciare lo spazio all’imbarazzo. Non so come spiegare che noi siamo quelli che lasciano crollare Pompei, siamo quelli che distruggono un gesso di Canova e riempiono lo spazio con una brutta fotografia e non so come spiegare che questo è solo una piccola parte. Semplicemente non lo spiego, faccio come facciamo quasi tutti noi. Campo di rendita, di quella rendita che i nostri padri ci hanno lasciato… E non mi preoccupo di cosa accadrà domani. Comunque viva l’Italia!

Montreal 2013. La partenza

Sopra il Quebec

Dall’alto sembrava una continuazione delle nuvole. Fitte e soffici come batuffoli di cotone in un contenitore. In realtà era una bella giornata di sole. Stavo per atterrare a Montreal ed una infinita distesa di neve mi dava il benvenuto

Una promessa da mantenere, quella che ho fatto ad una amica che mi ospiterà in questa vacanza di capodanno. Non ricordo di aver visto l’alba di un nuovo anno fuori dall’Italia ed il pensiero che il 2014 inizierà prima per i miei cari in Italia mi da strane vibrazioni. Se non altro farò due volte gli auguri… e non sarebbe la prima volta.

Anche in questo viaggio, per ottimizzare i costi, ho scelto voli con più scali ed ancora una volta Francoforte mi ospita per qualche ora in attesa di imbarcarmi alla volta di Montreal ma con una inaspettata sorpresa. Che piacere avere incontrato a Roma un  amico che non vedevo da anni e che piacere conoscere la sua sposa durante il loro viaggio di nozze. Non posso non rinnovare i miei auguri a questa simpaticissima coppia.

Il viaggio, prenotato con Lufthansa (mi dispiace Alitalia, mi hai perso come frequent flyer) è stato operato da Air Canada. Sedili spaziosi, vettore nuovo, prese della corrente accanto al monitor ma – unica pecca da segnalare – solo un film in italiano nella lunga lista disponibile. Qui i tedeschi battono i partners canadesi. Mi dispiace anche perchè l’esperienza è stata piacevole. Vorrà dire che mi doterò di più materiale per ingannare il tempo.

A pensarci bene, ho aperto questa pagina solo per scrivere un pensiero ed invece mi sono ritrovato a scrivere i dettagli del mio volo che, forse, potrebbero interessare a pochi se non a nessuno. Ormai ho scritto e devo giustificare il rumore dei tasti che probabilmente ha svegliato la mia gentile ospite. produciamo qualcosa.

Per ora vi saluto, pensando alle foto che ho già in mente che non vedo l’ora di scattare. Una giornata inizia per me che a Montreal sono le 09.12 ed il pensiero va, oggi come mai, alla mia cara Italia. Più viaggio all’estero e più me ne innamoro.

Street Photography in Catania, Sicily

The "Railroad"

… ed una passeggiata “fotografica” si è trasformata in una piacevole scoperta di posti sconosciuti a Catania.
La città di mio padre in cui lui, sicuramente, non si sarebbe perso come spesso succede a me inizia a diventarmi familiare. Non solo per motivi professionali, non solo perché vado a trovare un ramo della famiglia altrimenti lontano ma, anche, perché inizio a scoprirla passeggiando anche per i luoghi meno turistici.

Questa volta mi sono imbattuto in una allegra comitiva di folli locali. Tutti accomunati dalla passione per la fotografia e tutti accomunati dalla voglia di scattare a prescindere dalla dotazione tecnica. Non una passerella di questo o quel ritrovato tecnico all’ultimo grido (il più delle volte comprato per soddisfare una moda anziché una necessità) ma una passeggiata per trovare il bello anche dove parrebbe non esserci.

Le foto sono state scattate dietro la stazione ferroviaria di Catania da cui, nel giusto orario, si può godere della vista di colori mozzafiato e di un mare che bagna con insistenza la costa siciliana. Binari ferroviari, vagoni abbandonati e treni e trenini che transitavano ci hanno fatto compagnia e le risate, le battute e la leggerezza sono state le note principali del pomeriggio trascorso insieme.

Il mio animo sociale si è risvegliato e l’orso sta andando in letargo per fare spazio a qualcosa di più sociale/socievole…